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  • in risposta a: Le 15 proposizioni di un partito di sinistra #316
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    Fabrizio Barca
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    I “convincimenti” di un partito di sinistra vengono raggruppati in 15 proposizioni, raccolte attorno a quattro pilastri.

    Primo pilastro. Eguaglianza, pace, cultura e avanzamento sociale. L’eguaglianza delle opportunità della persona, la sua libertà sostanziale di mirare agli obiettivi che considera di valore nelle molteplici dimensioni della propria vita, è compito primario della politica. Va perseguita attraverso l’azione pubblica di produzione di beni collettivi, la costruzione di una piena cittadinanza europea fondata sull’integrazione politica e di bilancio dell’UE, l’azione internazionale per la pace e la giustizia, la promozione della cultura come essenziale sfida umana, la sollecitazione di un continuo avanzamento sociale incentrato sulla diffusione della conoscenza e la promozione di nuovi bisogni, che indirizzino anche il mercato.

    1. Compito primario della politica è promuovere una società democratica giusta dove gli individui, indipendentemente dalle condizioni “di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali” (Cost. art 3), abbiano la libertà sostanziale di perseguire gli obiettivi ai quali danno valore nelle molteplici dimensioni della vita: dalla dignità sociale all’impegno per il bene comune, dal benessere fisico a quello intellettivo, dal lavoro alla relazione con gli altri e con la natura. A questo obiettivo deve essere sospinta l’azione dello Stato, rimuovendo attraverso la produzione di beni collettivi “gli ostacoli di ordine economico e sociale”, frutto di un meccanismo sociale, non di uno stato di natura, “che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale” (Cost. art 3).
    2. Le “limitazioni di sovranità” connesse al progresso del progetto di Unione Europea sono possibili (Cost. art. 11) se hanno luogo “in condizioni di parità con gli altri Stati” e consentono di assicurare “la pace e la giustizia”: tali requisiti vanno assolutamente garantiti, e le limitazioni possono accrescersi a misura (e nei limiti) della crescita dei diritti (e doveri) che l’Unione Europea garantisce ai cittadini italiani e di ogni Stato membro in quanto cittadini europei. In considerazione delle limitazioni di sovranità già intervenute, l’aumento di questi diritti attraverso l’accelerazione dell’integrazione politica e di bilancio e l’accresciuta legittimità democratica delle istituzioni europee è questione di assoluta urgenza.
    3. Il coerente ripudio della guerra “come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali” (Cost. art. 11) e l’estensione oltre i confini nazionali dei doveri di solidarietà richiedono un impegno dello Stato, in un rapporto rafforzato con gli altri Stati membri dell’Unione Europea, per anticipare tensioni e fonti di conflitto, per scongiurare disegni geo-politici e militari costruiti su disinformazione e per sviluppare interventi di cooperazione internazionale efficaci e valutati in modo aperto.
    4. La tutela del “patrimonio storico e artistico della Nazione” e la promozione della cultura previste dalla Costituzione (art.9) vanno intese nel senso che una delle principali sfide di vita delle generazioni correnti è quella di raccogliere i valori culturali prodotti dalle precedenti generazioni, arricchirli con gli apporti di altre culture, interpretarli, goderne, innovarli e quindi trasmetterli alle generazioni successive in modo fruibile e stimolante. E’ compito dello Stato creare le condizioni perché tutti possano percepire e partecipare a questa sfida.
    5. La frontiera dell’inclusione sociale e della socialità vanno spinte continuamente in avanti, sviluppando una visione di lungo periodo della società che, interpretando le innovazioni tecnologiche, organizzative e di comportamento sociale che continuamente si determinano e diffondendo la conoscenza, configurino possibili assetti della società più giusti, sostenibili e augurabili per le generazioni future e promuovano nuovi bisogni anche rivolti al mercato. Questa visione opera da sprone per il conseguimento degli obiettivi di breve e medio termine dell’azione pubblica.

    Secondo pilastro. Lavoro, concorrenza e regolazione per riequilibrare la gerarchia sociale e innovare. Le separazioni fondamentali del capitalismo, fra capitale e lavoro e fra risparmio e controllo del capitale, fonti della sua peculiare capacità innovativa e di conflitto, richiedono un nuovo presidio, le soluzioni dell’ultimo trentennio essendo responsabili della crisi in atto. Tutela e centralità del lavoro (anche nel partito), istruzione e promozione della ricerca, tutela della concorrenza, regolazione nazionale, europea e internazionale della finanza, azione pubblica per contrastare il ciclo economico, per la piena occupazione e per destabilizzare equilibri locali di rendita e sottosviluppo sono necessari per produrre innovazione diffusa, promuovere lo “sviluppo armonico” e rimescolare di continuo la gerarchia sociale, condizione di eguaglianza.

    1. Le separazioni fondamentali del capitalismo, fra capitale e lavoro e fra risparmio e controllo del capitale (acquisito grazie a quel risparmio), sono fonte sia della sua straordinaria capacità innovativa sia di conflitto, per l’immanente divario di potere a sfavore del lavoro e per l’altrettanto immanente divergenza di interessi fra risparmiatori e capitalisti . Queste separazioni si presentano oggi in forme nuove e male presidiate: per l’accresciuto peso di un capitale immateriale fortemente tutelato, per la concorrenza globale del lavoro e dei capitali, per l’indebolimento e l’insufficienza dei sistemi discrezionali di regolazione. In Italia, la questione ha caratteristiche di emergenza con riguardo al lavoro precario e al sistema delle imprese minori. Muovendo dai principi costituzionali della tutela e centralità del lavoro e della ricerca, nuovi presidi vanno costruiti per le due separazioni, anche attraverso un forte impegno in Europa.
    2. Lo Stato deve impegnarsi a promuovere e produrre i beni pubblici che sono necessari al funzionamento del mercato (oltre alla salvaguardia della proprietà, una giustizia efficiente e la tutela della concorrenza, tanto più forte quanto maggiori sono gli ostacoli all’entrata) e tutti quei beni per i quali il controllo privato delle risorse è insufficiente o relativamente inefficiente. Appropriate politiche devono promuovere la piena occupazione del lavoro, il contrasto delle fluttuazioni economiche, “criteri di progressività” nel sistema tributario (Cost. art.53) e l’efficacia dell’amministrazione pubblica (per prevenire derive oligarchiche).
    3. L’esistenza in determinati luoghi di trappole del sottosviluppo, con una persistente sottoutilizzazione delle risorse umane e materiali e la negazione di condizioni di pari opportunità, in genere dovuta alla consapevole scelta delle classi dirigenti locali di privilegiare interessi distributivi rispetto a interessi generali, va contrastata destabilizzando gli equilibri economici e sociali di quei luoghi e promuovendo concorrenza e innovazione.

    Terzo pilastro. Libertà delle persone nella relazione con gli altri e con l’ecosistema. Ruolo delle donne, apertura ai temi di genere, consapevolezza dell’ecosistema, nuove opzioni tecnologiche, rischi di manipolazione mercantile di tali opzioni sfidano pratiche e convincimenti sedimentati e richiedono soluzioni nuove nel conciliare libertà personale e relazione con gli altri, invitano a cercarle attraverso un confronto (nella società e nel partito) che riconosca pluralismo, posizioni minoritarie e provvisorietà delle sintesi, rendono già possibili alcune importanti convergenze (su parità dei diritti di ogni coppia e anticipazione delle proprie volontà di cura/non-cura) e dischiudono nuovi beni comuni (nelle interrelazioni dell’ecosistema) da governare con azioni pubbliche o collettive a carattere innovativo.

    1. L’obiettivo di conciliare autonomia e libertà delle persone con la responsabilità nella relazione con gli altri deve oggi attuarsi in presenza di nuovi fattori: i dilemmi aperti dalla tecnologia medica per la realizzazione dei principi costituzionali di libertà e dignità; la consapevolezza culturale che le relazioni sociali sono interne all’ecosistema; l’accresciuta interrelazione fra culture e la necessità di un loro reciproco riconoscimento; i rischi di assoggettamento e manipolazione dei diritti umani da parte di interessi economici. E’ quindi necessario che le scelte in questi campi siano compiute (nella società e nel partito) attraverso un confronto pubblico, informato, acceso, imparziale e aperto che riconosca pluralismo e provvisorietà delle sintesi, e valorizzi le molteplici identità di ogni persona.
    2. La possibilità che tale confronto conduca ad accordi è esemplificata dalla conclusione che, in attuazione del principio di libertà da “interferenze arbitrarie nella vita privata” (Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, artr.12), ci si deve astenere da cure non liberamente e consapevolmente accettate e che ogni persona deve poter esprimere anticipatamente la propria volontà per le situazioni in cui potrebbe essere non più in grado di esprimerla e avere l’ultima parola su ogni trattamento che la riguarda.
    3. Nel riconoscimento e rispetto congiunto delle singolarità di ogni persona, delle differenze di genere e di una “pari dignità sociale” di tutte le persone, è evidente che nell’impegno per i diritti delle donne risiede uno dei principali fattori di avanzamento della società contemporanea, che va pienamente promosso, e che la parità dei diritti e doveri fra coppie eterosessuali e omosessuali rappresenta un obiettivo storicamente maturo.
    4. La “scoperta” della natura come ecosistema e la consapevolezza che le relazioni sociali fra le persone sono interne alla natura, ossia a un insieme di fenomeni fisici fra loro interrelati (acqua, catena alimentare, biodiversità, etc.) e al rapporto con altre specie, rende palesi altre interdipendenze e nuovi “beni comuni” che invitano a ridisegnare gli spazi dell’autonomia personale, l’azione pubblica e le organizzazioni collettive.

    Quarto pilastro. Partecipazione come fine in sé e fonte di conoscenza. La partecipazione alle decisioni pubbliche (e all’agenda delle priorità) da parte di chi le attua e di chi ne beneficia, attraverso un processo di valutazione pubblica informata, imparziale, accesa e aperta, è al tempo stesso parte essenziale della qualità della vita che quelle decisioni influenzano, e dunque di eguaglianza, e fonte primaria di conoscenza per assumere tali decisioni e per dare loro concreta ed efficace attuazione. E’ compito primario del partito promuovere questa partecipazione all’interno dello Stato e del partito stesso con impegno formativo, metodi innovativi e usi intelligenti della Rete, ispirandosi alle più avanzate esperienze europee.

    1. Mettere le persone nella condizione di partecipare e di voler partecipare (libertà sostanziale) alle decisioni pubbliche che riguardano la qualità della loro vita è parte essenziale della qualità della loro vita.
    2. L’azione pubblica dello Stato è limitata, oltre che dal rischio di cattura da parte di interessi particolari e dalla tensione che spesso esiste fra diversi principi, da un deficit cognitivo, dal momento che la conoscenza necessaria è dispersa fra una moltitudine di soggetti. La qualità e il grado di giustizia dell’azione pubblica vanno perseguite promuovendo la partecipazione dei produttori e beneficiari di quell’azione attraverso un metodo di “sperimentalismo democratico” che, fissando indirizzi consapevolmente incompleti, presidi poi l’attuazione con un processo ricorsivo e partecipato di valutazione pubblica informata, accesa, imparziale e aperta che attivi apprendimento collettivo. È compito del partito promuovere e animare questo metodo, sia incalzando lo Stato, sia selezionando classe dirigente che sia capace di governarlo.
    3. Il partito, frutto di libera associazione “per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale” (Cost. art. 49), è il luogo per la valutazione pubblica informata, accesa, imparziale e aperta, necessaria a spronare lo Stato affinché individui e produca i beni pubblici necessari a dare corpo a tutti gli altri convincimenti e lo faccia secondo il metodo dello sperimentalismo democratico. Il partito deve assicurare con strumenti cogenti la “disciplina e onore” (Cost. art 54) dei propri eletti e dei propri dirigenti, la selezione di questi per merito e capacità, e la loro condivisione delle condizioni comuni di vita dei cittadini che rappresentano.

    Su queste basi il partito nuovo può maturare una valutazione sullo stato della società, a livello globale, nazionale ed europeo. E soprattutto può sviluppare e continuamente aggiornare, proprio sulla base degli esiti e delle idee che maturano nell’esercizio della mobilitazione cognitiva, una visione dell’Italia che sarebbe auspicabile per i nostri pronipoti.

     

    Tratto dal libro “La Traversata” di Fabrizio Barca, © Giangiacomo Feltrinelli Editore Milano.

  • in risposta a: Presentiamoci! #325
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    Due parole di presentazione per sentirci a casa, nei luoghi idea(li)

  • in risposta a: Scheda profilo #329
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    Problemi con la modifica del vostro profilo?

  • in risposta a: Presentiamoci! #338
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    Fulvio Lorefice
    Keymaster

    Ciao, sono Fulvio. Nato a Catania, cresciuto a Roma, laurea in Scienze Politiche Relazioni Internazionali presso l’Università degli studi di Roma Tre e dottorato di ricerca in Storia Contemporanea presso l’Università di Bologna. Faccio parte del team nazionale, nella vita mi occupo di public affairs.

  • in risposta a: Presentiamoci! #340
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    Gianmario Cinelli
    Partecipante

    Ciao a tutti! Mi chiamo Gianmario e sono parte del team nazionale. Ho 23 anni, sono nato a Napoli e ho vissuto gli ultimi anni a Milano. Ho ottenuto una laurea triennale in Management ed ora sto ultimando una laurea specialistica in Economia e Scienze Sociali. Sono un appassionato di metodologia ed è proprio il metodo che utilizzeremo che mi fa credere fortemente in Luoghi Idea(li). Mi occuperò della parte di valutazione.

  • in risposta a: Presentiamoci! #357
    Profile photo of Roma luogo ideale
    Roma luogo ideale
    Partecipante

    Ben trovati a chi è già nel forum, ben arrivati a quelli che lo raggiungeranno. Qui Roma, Luogo Ideale per eccellenza, attualmente alle prese con i rifiuti che la nostra bella giunta ha trovato praticamente sotto ogni tappeto del Campidoglio. Tant’è che il nostro gruppo di lavoro ha assunto come nome, tema, obiettivo e sfida “Verso Rifiuti Zero”.

    Oggi c’è il sole e quindi una volta tanto non siamo immersi in riunioni di preparazione e programmazione delle attività. Al momento alla tastiera Cristiano Di Francia, del gruppo comunicazione del progetto; ma credo non se la prenderà Marzia Ventimiglia (ho preso un passaggio dal suo account ), coordinatore e guida saggia e sicura del luogo ideale romano, se saluto anche a nome suo.

  • in risposta a: Forum generale sul progetto #422

    Spazio di discussione generale sul progetto “Partecipiamo La Spezia!”

  • Vogliamo che la piana di Sibari e i territori che vi si affacciano compiano un salto di sviluppo e legalità coniugando tre potenziali: cultura, agricoltura e borghi.
    Riteniamo sia necessario realizzare un alleanza orizzontale fra quelle tre potenzialità. Ed è necessario accompagnarla con un’alleanza fra queste dimensioni locali e la dimensione nazionale, che favorisca innovazione, rottura delle vecchie incrostazioni e cambiamento.
    Sono queste due alleanze che il progetto intende realizzare e utilizzare.

  • in risposta a: Coordinatore #445
    Profile photo of Renato Quaglia
    Renato Quaglia
    Partecipante

    Il forum è dedicato alle attività che il coordinatore Renato Quaglia svolge cn il Circolo 02PD a Milano, intorno alla nuova comunicazione politica del circolo.

     

  • in risposta a: Il crowdfunding come fonte di finanziamento #536
    Profile photo of Team
    Team
    Keymaster

    Il progetto nazionale dei luoghi idea(li) è stato possibile grazie ad una raccolta fondi volontaria (Crowdfunding): abbiamo raccolto oltre 53 mila euro grazie a 583 donatori, il 133% dell’obiettivo che ci eravamo dati. Adesso è il turno degli 11 progetti locali, i luoghi idea(li). Ogni singolo progetto ha infatti bisogno di adeguate risorse finanziarie per raggiungere il proprio obiettivo, ed ognuno di loro deciderà in maniera autonoma le finalità del singolo crowdfunding locale. Questa sezione del forum è dedicata a loro, agli 11 luoghi idea(li): sarà qui che vi comunicheranno modalità e tempistiche delle loro richieste di finanziamento.

    Perché un crowdfunding di Cesena, per fare un esempio, dovrebbe interessare un cittadino di Palermo, Milano o Lecce? Perché grazie al suo piccolo aiuto economico aiuterà a riscolvere un problema locale ma che riguarda una tematica nazionale. Il successo locale può portare alla diffusione di buone pratiche a livello nazionale, oltre che influenzare direttamente lo sviluppo di un territorio. L’Italia intera è un complesso insieme di territori.
    E così il metodo partecipato per lo sblocco della bonifica dell’area Isochimica, ad Avellino, può essere uno strumento utile per qualsiasi altro luogo afflitto dallo stesso problema; la ricerca per una nuova governance e apertura dei circoli anche ai non iscritti, così come la partecipazione rafforzata cui punta Catanzaro può esser utile a tutte le realtà del partito sul territorio. Allo stesso modo può esser prezioso a livello nazionale l’esempio dei percorsi partecipati e innovativi intrapresi dal Pd di Cagliari e Milano che, per riunire i loro quartiere, puntano al coinvolgimento degli abitanti italiani e stranieri che, fino ad oggi, hanno vissuto con difficoltà il processo di integrazione.  D’integrazione – ma questa volta generazionale – si parla anche nel progetto di Cesena, mentre a La Spezia in seguito all’abolizione delle circoscrizioni si sperimentano nuovi modelli di partecipazione dei cittadini.  E se il circolo 02PD di Milano immagina un nuovo mondo online, tra politica e partecipazione, Roma affronta l’annoso problema della raccolta (in)differenziata; intanto la Calabria cerca la chiave per conciliare sviluppo e legalità, mentre il Piemonte affronta il tema delle fabbriche avviando un’inchiesta partecipata sulla manifattura collaborativa. Ecco perché sostenere i Luoghi Idea(li): ogni luogo è tanti luoghi.

    Per ora questa sezione è ancora vuota, ma tornate a visitarla presto, a Cagliari iniziano già a farsi sentire..

  • in risposta a: DISCUSSIONE GENERALE #559

    In questo forum si potrà discutere del progetto, inviare suggerimenti, segnalare la propria disponibilità a partecipare

  • in risposta a: Presentiamoci! #563

    Ciao a tutti!

    Chi scrive è Matteo Montanari, ricercatore in Diritto Privato, di 36 anni. Sono il coordinatore del gruppo di Cesena. Ci occuperemo di cittadinanza “estesa” e di welfare per giovani ed anziani.  Speriamo di poter interagire con tutte le vostre belle esperienze e di rivedervi presto.

     

  • in risposta a: Presentiamoci! #590

    Sono Francesco Crescente, al momento curatore del gruppo Sibari-Pollino, e vi porgo i saluti del responsabile del gruppo Antonello Pompilio direttamente dal suo account nonché i miei personali. Sibari – Pollino è un disegno che tiene insieme le grandi ricchezze del nostro territorio e siamo ben contenti di condividerlo con tutti gli altri.

  • in risposta a: Presentiamoci! #326
    Profile photo of Lucio Colavero
    Lucio Colavero
    Keymaster

    Ciao a tutti! Sono Lucio Colavero, membro del Team nazionale dei Luoghi idea(li). Classe 1982, appassionato di comunicazione politica online e sistemi di partecipazione. Ho realizzato la piattaforma che state vedendo, per qualsiasi domanda sul funzionamento del portale chiedete pure nel forum dedicato!

  • in risposta a: Presentiamoci! #335
    Profile photo of Michela Di Vito
    Michela Di Vito
    Keymaster

    Ciao a tutti sono Michela Di Vito, membro del Team Nazionale. Trentenne da poco (quindi la mia email mickyce84 a breve non avrà più la data di nascita).  Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, forse da sempre alla ricerca di un “Luogho Idea(le). Supporto il team e i luoghi nell’interazione tra loro.

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