Un’ IDEA di “LUOGHI” PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLA NOSTRA CITTA’
ROMA : La Capitale dei CIPS
In Italia si sta diffondendo la cultura della “smart city”, focalizzata su aspetti e problematiche gestionali ed amministrative, ma priva di iniziative che incidano in modo efficace sulle cause strutturali dei disagi urbani, tra cui il principale: il traffico caotico e inquinante, che dipende soprattutto dalle distanze tra le abitazioni e le sedi di lavoro di gran parte dei cittadini.
A Roma circa i tre quarti degli abitanti lavorano nel terziario avanzato, le cui caratteristiche sono la completa dematerializzazione e delocalizzazione delle attività lavorative, basate esclusivamente sulle tecnologie informatiche e telematiche che permettono di evitare la necessità di spostamenti.
Pertanto oggi, e ancora più domani, è ipotizzabile un radicale cambiamento della dislocazione fisica dei posti di lavoro che offre la grande opportunità di ridurre funzionalmente le distanze tra abitazioni e sedi di lavoro.
In tale contesto una vera “smart city” può essere solo quella che tende a diminuire i propri disagi e quindi offrire migliorare qualità di vita urbana dotandosi di strutture dedicate, come i “cips” intelligenti dei computers, non solo in senso “hardware”, strutture solide e ben organizzate, ma soprattutto in senso “software”, cioè con finalità, funzionalità e servizi molteplici ed integrati per tutti i cittadini residenti in una certa zona di competenza.
La soluzione che può modificare in modo strutturale il pendolarismo è quindi creare proprio dei CIPS cioè dei Centri Integrati Polifunzionali di Servizi, strutture organizzate in modo “intelligente”, dotate di tutte le tecnologiche disponibili, distribuite nel tessuto urbano in modo ragionato e partecipato, cioè nelle immediate vicinanze delle abitazioni (non dentro le stesse, perché va evitato l’alienante telelavoro domestico), così da costituire i nuovi luoghi di lavoro per i cittadini residenti in ciascun quartiere, indipendentemente dall’azienda per cui lavorano o dalla professione che svolgono.
Tali centri devono però avere una caratteristica fondamentale in comune: essere individuati, progettati e realizzati in funzione della domanda reale, cioè in base alle effettive esigenze espresse dai cittadini e dalle aziende, e inoltre dotati di servizi comuni secondo i bisogni e le richieste formulati dagli “smart citizen”.
Con i dati già disponibili e con altre informazioni, reperite tramite le strutture amministrative locali, sulle relazioni tra residenti nei vari quartieri e le rispettive sedi di lavoro, è possibile definire le localizzazioni dei CIPS più “baricentriche” rispetto agli interessi dei cittadini e delle aziende interessate.
L’aspetto fondamentale dei CIPS è che la loro presenza, opportunamente configurata, produce benefici economici e qualitativi per tutti: non solo per i singoli cittadini e le aziende in cui lavorano, ma anche per le amministrazioni locali, per la mobilità degli altri lavoratori, per l’ambiente e la salute generale di tutta la città.
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