“Pistoia LUOGO IDEA(LE): per una mobilità sostenibile e la valorizzazione dell’Appennino”

“Pistoia LUOGO IDEA(LE): per una mobilità sostenibile e la valorizzazione dell’Appennino”

PROPOSTA LUOGHI IDEA(LI)

“Pistoia LUOGO IDEA(LE): per una mobilità sostenibile e la valorizzazione dell’Appennino”

Obiettivo finale

Creare le condizioni culturali, sociali, politiche e istituzionali per costruire attorno al tema della Ferrovia Porrettana (attualmente inagibile per un recente evento franoso), di cui nel 2014 ricorre il centocinquantesimo anniversario, un processo di mobilitazione cognitiva che produca sia una strategia di rilancio dello sviluppo locale, sia politiche e modelli di vita ispirati alla pianificazione ambientale, al rispetto e alla salvaguardia del territorio e delle risorse naturali, con particolare riguardo per il patrimonio boschivo. Ciò presuppone, in particolare, una riconsiderazione della mobilità in un contesto, come quello pistoiese, caratterizzato da una fascia collinare e montana in via di spopolamento, che necessita di interventi continui di manutenzione e messa in sicurezza, e nel contempo da una risorsa produttiva da sostenere e valorizzare, qual è Ansaldo Breda, con il suo indotto.

 

Il contesto

Pistoia, cerniera transappenninica tra l’Italia Centrale e la Pianura Padana, è la “città dei treni” non solo per la presenza di Ansaldo Breda e di numerose aziende dell’indotto, che fanno parte del Distretto Tecnologico Ferroviario, ma anche per il fatto di essere uno dei terminali della Ferrovia Porrettana, di accogliere nella zona collinare che essa percorre stazioni e luoghi di rilevante importanza per l’archeologia industriale (viadotti, gallerie elicoidali, trincee ferroviarie, pozzi e camini) e di ospitare il Deposito dei Rotabili Storici nei pressi della Stazione Centrale.

In effetti, se da una parte Ansaldo-Breda ha rappresentato gran parte dello sviluppo industriale della città, la “Strada ferrata dell’Italia Centrale”, inaugurata da Vittorio Emanuele II nel 1864, è stata il primo collegamento ferroviario che, scavalcando la dorsale appenninica, negli anni immediatamente successivi all’Unità d’Italia ha collegato la Toscana con l’Emilia Romagna. Dopo un passato glorioso, negli ultimi decenni si è verificato il declino della Porrettana, coincidente con il progressivo spopolamento della zona collinare e montana da essa servita, fino alla forte riduzione delle corse giornaliere e delle fermate deliberata nel 2011 dall’assessorato ai Trasporti della a Regione Toscana, secondo una prospettiva aziendalista che non ha voluto tenere conto delle esigenze della popolazione ancora residente in quel territorio e neppure delle conseguenze ambientali di tale decisione.

Alla luce, poi, della recente frana, che ha comportato il blocco della ferrovia, con una diatriba tra enti territoriali e RFI che rallenta la programmazione e l’avvio degli interventi necessari per il suo ripristino, risulta evidente che la seconda vita della Porrettana non può che passare da una riorganizzazione dell’intero sistema dei trasporti in ambito interprovinciale, che rafforzi il ricongiungimento delle periferie alla città, e dalla volontà di valorizzare la montagna pistoiese in termini di attività produttive, servizi e tecnologie, ma anche di cultura ambientale (mobilità urbana/interurbana, interscambio ferro-gomma, realizzazione di una ferrovia a scartamento ridotto, che colleghi le località comprese fra la stazione ferroviaria d Pracchia e la località turistica di Abetone, seguendo il tracciato e utilizzando i fabbricati della Ferrovia Alto Pistoiese, dismessa nel 1965).

Il 2014 sarà l’anno delle celebrazioni dei 150 anni della Porrettana, che si svolgeranno con la partecipazione di Comitati, Pro Loco e Associazioni da tempo attivissimi nella divulgazione delle memorie e nella promozione di questa risorsa sia culturale che infrastrutturale del nostro territorio. Intraprenderne il recupero e il rilancio in un anno così carico di significati simbolici assumerebbe una rilevanza nazionale e mostrerebbe una nuova sensibilità da parte della politica e dell’Amministrazione verso un territorio tanto importante quanto vulnerabile qual è l’ Appennino Tosco Emiliano.

Confini territoriali

Il progetto interessa una vasta area interna, collinare e montana, delle Province di Pistoia e Bologna : il Comune di Pistoia, i comuni della Provincia di Pistoia aderenti al GAL “Ambiente e Sviluppo” della Garfagnana (Abetone, Cutigliano, Marliana, Piteglio, Sambuca Pistoiese, San Marcello Pistoiese) e i Comuni della fascia pedemontana e montana dell’Appennino Bolognese su cui opera il GAL “BolognAppennino” (Porretta Terme, Granaglione, Castel di Casio, Gaggio Montano, Lizzano in Belvedere)

Soggetto proponente

Circolo PD Pistoia Centro Storico (oltre 200 iscritti), il cui ambito di azione politica comprende la Stazione ferroviaria di Pistoia, uno dei terminali della “Strada ferrata dell’Italia Centrale” e il Deposito-Museo dei Rotabili Storici, con il ruolo di coordinatore-facilitatore del progetto e della mobilitazione cognitiva che questo prevede.

Soggetti da coinvolgere in primis

–          Circoli del PD ubicati lungo la tratta Pistoia- Bologna;

–          Presidenti del GAL della Garfagnana “Ambiente e Sviluppo” e del GAL “BolognAppennino”;

–          Sindaco di Pistoia, Sindaco di Abetone, Sindaco di Cutigliano, Sindaco di Marliana, Sindaco di Piteglio, Sindaco di Sambuca Pistoiese, Sindaco di San Marcello Pistoiese, Sindaco di Porretta Terme, Sindaco di Granaglione, Sindaco di Sambuca Pistoiese, Sindaco di Castel di Casio, Sindaco di Gaggio Montano, Sindaco di Lizzano in Belvedere;

–          Camere di Commercio di Pistoia e Bologna;

–          Parlamentari e Consiglieri Regionali residenti nel territorio interessato.

–          Soci privati dei due GAL : Confederazione Italiana Agricoltori, CNA, Coldiretti, Confcommercio, Confcooperative;

–          Associazioni quali: T.C.I., Legambiente, “Associazione Boscaioli Pistoiesi”, Gruppo Fermodellisti “La Porrettana”, Comitato “Viva la Porrettana”, Condotte Slow Food “ Alto Reno e Montagna Pistoiese”, Slow Food Emilia Romagna, Slow Food Toscana, Fondazione “Barone Carlo de Franceschi”. Circoli ARCI, ACLI, MCL, ARCI Provinciale, Pro Loco, Banche, Sindacati, Associazioni di categoria, singoli imprenditori e commercianti, personalità della cultura e dell’arte, volontariato sociale.

 

Altri partner

Presidente della Regione Toscana; Assessore ai Trasporti della Regione Toscana; Presidente della Regione Emilia Romagna; Assessore ai Trasporti della Regione Emilia Romagna; Presidenti delle Province di Pistoia e Bologna; Dirigenza Trenitalia; Dirigenza di RFI; Dirigenza COPIT (Azienda per la mobilità pistoiese); Dirigenza AnsaldoBreda; Dirigenza Acqua Silva; Dirigenza Terme di Porretta, Personalità politiche di livello nazionale che abbiano mostrato competenza e interesse per le tematiche.

 

Sfide inerenti il territorio

  • preservaredall’abbandono, tutelare, e valorizzare l’assetto, l’economia e la cultura della vasta zona collinare e montana attraversato dalla storica ferrovia, per favorirne il ripopolamento;
  • promuovere la funzione ambientale ed economica del bosco e le potenzialità produttive e occupazionali delle foreste pistoiesi (manutenzione e realizzazione di strade forestali, controllo e certificazione della produzione, promozione della filiera corta locale, riduzione del rischio idro geologico, pulizia e manutenzione dei corsi d’acqua, diffusione degli interventi silvicolturali, realizzazione di sistemazioni idraulico forestali, tutela delle biodiversità, riduzione dei danni da ungulati, ripristino della sentieristica ai fini turistico culturali), grazie alla programmazione e al coordinamento del Distretto Forestale Rurale della Montagna Pistoiese;
  • riprogrammare la mobilità in termini di trasporto pubblico intermodale, stili di vita, sostenibilità;
  • programmare l’economia pistoiese nella prospettiva della green economy, incentrata sulle risorse offerte dalla Porrettana e dalle aree interne boschive e rurali che si estendono sui due versanti dell’Appennino Tosco-Emiliano (turismo, industria, artigianato, produzione di energia, risparmio energetico);
  • proporre la riconversione di Ansaldo Breda e del suo indotto in aziende dedicate alla progettazione e alla realizzazione di moderni convogli ferroviari per il trasporto pendolare di persone e merci, anche su linee a forte pendenza.
  • valorizzare le potenzialità della linea ferroviaria Porrettana (turismo, trasporto passeggeri, trasporto merci, ) e dei fabbricati inutilizzati, in particolare quelli di proprietà di Ferrovie Italiane, ubicati lungo la tratta e nelle aree circostanti.
  • Interventi per sollecitare e monitorare i lavori necessari per consentire la riapertura a breve della tratta Pistoia- Porretta dopo le recenti frane.

Azioni preliminari

  1. Conferenza stampa di presentazione del progetto;

2. Convegno in Sala Maggiore su: “Pistoia LUOGO IDEA(LE): per una mobilità sostenibile e la valorizzazione dell’Appennino ”alla presenza di Fabrizio Barca;

3. Organizzazione di incontri, e uso di strategie comunicative per coinvolgere i partner individuati, con particolare riguardo per i soggetti istituzionali e per le realtà associative del territorio.

4. Interventi per favorire la creazione di un punto di scambio intermodale ferro-gomma alla stazione di Pracchia, allo scopo di per rafforzare i collegamenti della Porrettana con le località della montagna pistoiese un tempo servite dalla FAP (ferrovia a scartamento ridotto) ed estenderli fino alle località sciistiche dell’Abetone e della Doganaccia.

6. Interventi per sollecitare la revisione del provvedimento di ridimensionamento del servizio ferroviario, attuato dalla Regione Toscana nel 2011.

7. Promozione di progetti per la valorizzazione del patrimonio sentieristico collegato alla ferrovia e alle opere ad essa connesse.l

8. Interventi per favorire la riorganizzazione della mobilità delle merci prodotte nel comprensorio della Porrettana (come l’Acqua Silva di Pracchia) dal trasporto su gomma a quello su rotaia

9. Interventi per favorire l’avvio del processo di conversione della Porrettana in metropolitana di superficie nella tratta compresa tra Capostrada e la Stazione Centrale di Pistoia.

10. realizzazione di incontri per promuovere una interazione “transappenninica” riguardante i due comprensori attraversati dalla ferrovia Porrettana, con particolare riguardo per i Comuni più spopolati, finalizzata ad invertire la tendenza all’abbandono degli insediamenti.

11. Sostegno all’ipotesi di riconoscimento della Ferrovia Porrettana come “patrimonio dell’umanità” da parte dell’UNESCO.

12. Verifica della possibilità di ottenere finanziamenti attraverso il Programma Europeo Leader Plus, che sostiene lo sviluppo di attività innovative in ambito rurale, realizzato e gestito da soggetti che compongon0o il tessuto socio economico del territorio.

13. Presentazione di progetti su bandi europei da parte dei partner istituzionali o associativi (ad esempio: Progetto LIFE 2014-2020 -Programma per l’ Ambiente e l’uso efficiente delle risorse; Feasr 2014-2020