documento su jobs Act a cura del Circolo del Lavoro Ansaldo Energia
Gli iscritti al PD di Ansaldo Energia, ma soprattutto i suoi lavoratori, sono preoccupati di come il Governo ha impostato la discussione sul Job Act.
Non ci nascondiamo che a capo del Governo c’è il segretario nazionale del Partito Democratico, ma anche per questo motivo crediamo che sia importante, dopo il confronto con le parti sociali e dopo la discussione all’interno del partito, assumere una posizione che, su aspetti così fondamentali, coinvolga militanti e iscritti.
Siamo consapevoli della necessità di far uscire il Paese dalla stagnazione, ma contemporaneamente temiamo che si possa creare uno squilibrio di rapporti tra i lavoratori e il datore di lavoro.
I provvedimenti assunti dagli ultimi Governi sono andati a favore maggiormente degli imprenditori che dei lavoratori. Pensiamo alla legge Fornero e alla riforma pensionistica, che ha prolungato l’età lavorativa limitando nei fatti l’entrata dei giovani nel mondo del lavoro e alla proliferazione dei contratti atipici.
Pensiamo che sia necessario assumere posizioni chiare nella direzione di accrescere le tutele di tutti, non contrarre i punti di forza dei lavoratori.
Siamo favorevoli a molti provvedimenti della legge di Stabilità, quali la conferma degli ottanta Euro e la riduzione del carico fiscale a favore delle imprese, ma vorremmo anche ragionare con chiarezza su due temi toccati dalla modifica prospettata
Articolo 18, Demansionamento e Controllo a distanza dei lavoratori. Vogliamo essere netti, occorre ragionare tenendo conto della realtà del mondo del lavoro ed evitare di colpire pesantemente diritti acquisiti
CIRCOLO PD ANSALDO ENERGIA